LA STORIA
I documenti più antichi che attestano la produzione e il consumo di tè risalgono a 2000 anni fa e provengono dalla Cina. Le varie dinastie imperiali introdussero gradualmente diverse innovazioni nel processo produttivo di questa bevanda, che fu a lungo appannaggio esclusivo della nobiltà o comunque delle classi ricche.
Infatti, la raccolta e la trasformazione delle foglie richiedevano molta manodopera e tempi di lavorazione piuttosto lunghi, il che rendeva il prodotto finito molto costoso. L'aristocrazia cinese finì per considerare il consumo di tè come una sorta di status symbol, ed era tenuta a versarne una parte all'Imperatore come tributo.
Già durante la dinastia Tang (7° - 9° sec. d.C.) la bevanda era al centro di diverse cerimonie e feste formali, che richiedevano speciali rituali e tazze adeguate al tipo di tè degustato.
Fino all'avvento della dinastia Ming (14° - 17° sec. d.C.) il tè veniva confezionato pressando le foglie essiccate fino a formare dei panetti solidi. Per poterne utilizzare una parte bisognava staccarla dal panetto, frantumarla nel mortaio e finalmente metterla in acqua a bollire.
Solo più tardi si iniziò a impiegare le foglie essiccate di tè prese singolarmente, e macinate appena prima dell'infusione per preservarne l'aroma il più a lungo possibile.
In Giappone il tè arrivò solo in seguito, importato proprio dalla Cina grazie ad alcuni monaci, ma acquistò presto grande popolarità, così come le cerimonie ad esso associate, alcune delle quali sono ancora praticate nel Paese del Sol Levante ancora oggi.
La Gran Bretagna è spesso associata al tè nell'immaginario collettivo ed in effetti ha uno dei più alti consumi pro capite nel mondo. La passione degli inglesi per l'infuso risale al 19° secolo, quando, durante la dominazione coloniale inglese sull'India, alcune compagnie inglesi controllavano la produzione di tè nel subcontinente indiano. Inizialmente anche nelle Isole Britanniche il consumo di tè era un lusso riservato a pochi, e fu sviluppato addirittura un mobile specifico (il teapoy) per contenerlo e preservarne l'aroma.
Con l'avvento dell'industrializzazione, i metodi di raccolta si fecero più efficienti e i trasporti meno costosi: questo determinò una diminuzione del prezzo del tè, che diventò una bevanda accessibile a tutti(almeno nelle sue varietà più comuni).
La possibilità di confezionare le foglie macinate e di conservarne le qualità a lungo rese possibile la diffusione della bevanda in tutto l'Occidente, ma in molte nazioni questa non riuscì a soppiantare la popolarità di altre preparazioni come il caffè.
Negli Stati Uniti, il tè è stato al centro di uno dei casus belli della Rivoluzione Americana. Il tè era infatti uno dei beni maggiormente tassati dall'amministrazione coloniale britannica, e questo portò a una vasta attività di contrabbando da parte dei coloni. Quando la Compagnia delle Indie Orientali ottenne un'esenzione fiscale che le avrebbe consentito di rivaleggiare con il commercio illegale, alcuni indipendentisti americani assalirono delle navi mercantili inglesi nel porto di Boston, distruggendo il loro carico di tè.
L'attacco fu solo l' inizio a una campagna di boicottaggio contro il tè e altri prodotti inglesi, sostituiti da tisane a base di erbe e soprattutto dal caffè; quest'ultimo è tutt'oggi molto più popolare del tè negli States.
LE VARIETA' DI TE'
Assam:
tè nero indiano che, messo in infusione produce una bevanda forte, dal sapore deciso e dall'aroma speziato. Ottimo con l'aggiunta di latte.
Bancha:
tè verde giapponese, raccolto in piena estate e costituito da foglie grandi. L'infuso ha un aroma inconfondibile, piuttosto fresco, e un sapore amarognolo.
Ch'i-Men Mao Feng:
tè nero cinese, qualità fra le più rare al mondo. Coltivato nella provincia dell'Anhui, questo infuso veniva offerto in omaggio all'imperatore, come testimoniano antichi documenti. La regione dove si trovano le piantagioni gode di clima subtropicale monsonico, con piogge abbondanti e temperature che si aggirano intorno ai 15 °C, ideale per le piante del tè. Il raccolto avviene fra maggio e giugno e dopo l'ossidazione le foglie subiscono un primo processo di essiccazione, poi una selezione severa delle migliori gemme e quindi una seconda fase di essiccazione, dopo la quale si presentano di colore nero, sottili e strettamente arrotondate. L'infuso è di colore ambrato intenso, tendente al rosso, con aroma della fragranza della rosa. Il suo nome significa " capello sottile del Ch'i-Men ".
Darjeeling:
tè nero indiano molto apprezzato, tanto da guadagnare il soprannome di " champagne dei tè". Viene coltivato in zone piovose e ventose. Presenta un tipico aroma di uve moscato e sapore deciso con retrogusto muschiato.
Earl Grey:
tè nero aromatizzato al bergamotto.
Gunpowder:
Il tè verde cinese più bevuto nel mondo, dal sapore fresco e pungente. Caratteristica principale di questo tè è la forma di piccole palline che viene data alle foglie durante la lavorazione e che ricordano, appunto, la polvere da sparo: sono essiccate al sole o in appositi locali riscaldati per fermarne l'ossidazione che distrugge la clorofilla e quindi non subiscono il processo di ossidazione tipico del tè nero, mantenendo così inalterati tutti i suoi componenti attivi: vitamine, minerali, componenti volatili e soprattutto i polifenoli, sostanze note per le loro proprietà depurative e antiossidanti, che favoriscono la lotta ai radicali liberi, responsabili dell'invecchiamento cellulare. Viene usato anche nelle diete per le sue proprietà drenanti e stimolanti. Modalità d'uso: preparare un infuso con due cucchiaini da tè di foglie in 200 ml di acqua intorno gli 80 °C, coprire e lasciare in infusione per 3 minuti. Filtrare e berne una tazza la mattina e una il pomeriggio.
Gyokuro:
tè verde giapponese, considerato uno dei migliori del mondo. A partire da tre settimane prima della raccolta, le piante vengono tenute all'ombra sotto grandi teli sostenuti da pali di bambù.
Questo procedimento conferisce all'infuso il caratteristico colore verde brillante e il sapore leggermente dolce che ne fanno il tè delle grandi occasioni, tanto pregiato che i giapponesi lo bevono non più di una o due volte all'anno, gustandolo in tazze piccolissime come fosse un liquore.
Lu Mu Dan:
tè verde cinese originario della provincia del Fujian e il suo nome significa "peonia verde". Proviene dal primo raccolto primaverile, quando le foglie della pianta non hanno raggiunto il pieno sviluppo. Il suo infuso, particolarmente delicato, ha un colore grigioverde chiaro.
Lung Ching (Long Jing):
tra i più conosciuti tè verdi del mondo, viene coltivato nella provincia dello Zhejiang, in Cina. Presenta foglie piatte e non arrotondate. Subisce una particolare essiccazione a calore moderato, effettuata manualmente in contenitori semisferici di ferro. Il raccolto inizia in primavera, prima del periodo delle piogge, scegliendo le foglie più giovani e tenere, che danno all'infuso un colore verde smeraldo con sapore fresco e delicato. Il suo nome significa " pozzo del drago ".
Matcha:
tè verde giapponese, le cui foglie vengono prima cotte al vapore, asciugate e ridotte in polvere finissima. Usato principalmente per la cerimonia del tè.
Sencha:
tè verde giapponese, la cui raccolta avviene solo nel mese di maggio e giugno. Dopo diversi procedimenti di lavorazione, le foglie subiscono diverse manipolazioni, fino ad assumere l'aspetto di aghi di pino. L'infuso di colore verde chiaro, ha un sapore fresco e amarognolo.
Shui-Hsien:
qualità di tè Oolong, fra le più rare e particolari del mondo. Il raccolto avviene alla fine di aprile e le foglie, dopo l'appassimento, vengono fatte solo parzialmente ossidare e poi essiccate. L'infuso assume un colore arancio chiaro, dal retrogusto leggermente fruttato.
IL TE' VERDE
I principali componenti del tè verde sono: la caffeina (teina), aminoacidi, vitamina C, olio essenziale, proteine, ferro, calcio, vitamine del gruppo B, teofillina e teobromina, tannini. Molti i principi attivi contenuti in queste sostanze.
Proprietà curative, benefici del tè verde
Uno dei più interessanti aspetti del tè verde riguarda le sue proprietà anti-invecchiamento e anti-cancro.
Si è riscontrato che nei paesi ad alto consumo di tè vi è una bassa percentuale di ammalati di cancro. In Giappone le donne che insegnano la cerimonia del tè, e quindi ne assumono in quantità maggiore , sono note per la loro longevità.
Le percentuali di cancro al colon, seno, pelle, pancreas e stomaco sono estremamente basse tra i bevitori di tè verde.
Anche il cuore ne trae enormi benefici, infatti le molte sostanza antiossidanti presenti nel tè lo proteggono dall'infarto. Non solo. Colesterolo e radicali liberi, nei forti bevitori di tè verde, non sembrano essere un problema; pare che gli antiossidanti in esso contenuti siano molto più attiivi degli antiossidanti contenuti in quasiasi altro alimento, con benefici non indifferenti per la salute.
Anche i fumatori giapponesi che fanno uso di tè verde sembrano essere immuni dal tumore al polmone; avendo il giappone il più alto tasso di fumatori, ha, allo stesso tempo, la più bassa percentuale di ammalati di cancro al polmone.
Il tè verde ha inoltre proprietà rilassanti, aiuta a lenire il mal di testa, l'ansia e lo stress.
Alcuni dentifrici usano estratti di tè verde, in quanto, pare, esso abbia effetti anche contro le carie ai denti.
Onde evitare di distruggere parte dei principi attivi in esso contenuti, e quindi i suoi benefici, è consigliato che l'acqua utilizzata non sia proprio bollente, ma qualche grado sotto ai 90° (circa 80°). Il tempo in cui il tè verde và lasciato in infusione non deve superare i 2 minuti.
Passato questo tempo, si può aggiungere eventualmente limone e zucchero, ma attenzione a non aggiungere il latte, in quanto, la caseina in esso contenuta, neutralizza i polifenoli ossia le componenti più benefiche del tè verde che ne esaltano le proprietà curative.
Ricordiamo che un uso eccessivo di tè verde può causare irritabilità, a causa della caffeina in esso contenuta e per questo chi ha problemi di insonnia dovrebbe evitare l'assunzione prima del sonno.
Tè verde, tutti i benefici
Disintossica, è diuretico, rallenta l'invecchiamento e riduce notevolmente il rischio tumore....cosa volere di più?
Fà bene alla salute, non fà ingrassare ed invecchiare. Questi sono tre splendidi motivi che dovrebbero indurre ciascuno di noi a consumare tè verde regolarmente, ma in Italia, a differenza dei paesi orientali, non è così.
Il principio attivo forse più importante del tè verde è la catechina, un potente polifenolo che, a differenza di altri antiossidanti, riesce a prevenire i danni delle ossidazioni alle cellule, oltre che a ripararli.
Parliamo ora del vero infuso di tè verde, ovvero quello ottenuto dalle sue foglie attorcigliate, spesso intere, belle da vedere e ottime da gustare.
E' questo il tè della tradizione, quello preparato con infusione di foglie intere nella teiera, un rito che riavvicina al vero ritmo della vita e al piacere di viverla.
Le foglie di tè verde sono un prodotto molto delicato, vanno conservate con cura, evitando di esporle alla luce e all'umidità. Per poter preparare un'ottimo tè due sono i requisiti fondamentali: foglie intere di tè verde di ottima qualità e, potendo, acqua appena sgorgata da sorgente di montagna. Se non l'avete mai fatto è un'occasione per poter gustare un tè verde molto diverso dal solito.
Quella che segue è una piccola indicazione per la quantità di tè da utilizzare e il suo tempo di infusione:
Tè bianco 2 gr. per 100 ml acqua 7-12 minuti 70°
Oolong 1 gr. per 100 ml acqua 5-6 minuti 80°/90°
Tè verde 1 gr. per 100 ml acqua 2-3 minuti 75°/80°
IL TE' ROSSO (Rooibos)
Il tè di rooibos
Non proprio un tè, ma... altrettanto delizioso. E benefico.
Il the di Rooibos è una bevanda di origine sudafricana.
Si coltiva a 200 km a nord di Città del Capo, sulle montagne del Cedaberg, e in latino il suo nome è 'aspalatus linearis'.
Il the di Rooibos non ha niente a che fare con il comune tè nero: infatti, è completamente senza caffeina, senza coloranti, senza additivi e con un contenuto davvero povero in tannini.
Ha un profumo delicato ed un gusto singolare, morbido, che ricorda molto da vicino quello delle noci.
Provarlo è un'esperienza che può sembrare dapprincipio strana, lontana dalle nostre abitudini. Se invece continuerete a berne ed imparerete ad apprezzarne il gusto singolarissimo, vi assicuriamo che non lo lascerete più.
Qui in Italia non è molto diffuso, ma nel resto del mondo moltissima gente lo beve regolarmente e lo propone agli ospiti come bevanda rinfrescante, digestiva e calmante.
A differenza del the comune (che deriva dalla Camelia Sinensis), il the di Rooibos viene prodotto a partire dall'omonima pianta di Rooibos, che cresce nelle montagne sudafricane.
Durante i mesi estivi, le piante di Rooibos vengono raccolte, fatte fermentare ed asciugate all'aria aperta.
L'acqua pura, l'aria fresca della montagna ed il caldo sole africano fanno sì che le foglie diventino di color rosso mogano, il colore tipico del the di Rooibos.
Il the di Rooibos è senza caffeina, senza additivi chimici, senza coloranti e con pochissimi tannini: una vera e propria fonte di benessere.
Le sue caratteristiche principali:
- antivirale. Recenti studi dermatologici hanno indicato il the di Rooibos quale prezioso aiuto nella lotta contro i virus: una caratteristica, questa, particolarmente favorevole per gli atleti ad alto rendimento, che - rispetto ad atleti meno impegnati - corrono più rischi di infezioni virali.
- rimedio contro i radicali liberi. Studi scientifici hanno scoperto che il the di Rooibos contiene 9 diversi tipi di flavonoidi.
Quattro di questi 9 tipi sono particolarmente potenti: sono la quercetina, la luteolina, l'isoquercetrina e la rutina.
La loro sinergia, unita all'elevato contenuto in vitamina C del the stesso (1,5 mg per ml), dà come risultato una potente azione antiossidante, capace di combattere i radicali liberi presenti nel corpo umano.
In questo senso, il the di Rooibos è particolarmente indicato a chi ha più di 40 anni ed è fisicamente attivo; infatti, più l'età è avanzata, meno il corpo può combattere autonomamente i radicali liberi.
Bere questo tipo di the, dunque, contribuisce a mantenere bassa la quantità di radicali liberi e, quindi, ad avere un organismo più difeso.
- rimedio per i bimbi. Se i vostri piccoli soffrono di coliche, insonnia, spasmi allo stomaco, vomito, diarrea o nausea, il rimedio è il the di Rooibos.
Grazie alle sue proprietà antispasmodiche e calmanti, questo tè regola il sistema digestivo dei bimbi e assicura loro un buon sonno profondo.
C'è da considerare, inoltre, che il the di Rooibos ha un contenuto estremamente basso in tannini: questo significa che, se lo farete bere ai vostri bimbi, le loro riserve di ferro non si abbasseranno; inoltre, il suo contenuto in calcio rappresenta un rinforzo per i loro denti e le loro ossa.
E ancora: il contenuto in magnesio e zinco e l'assenza di caffeina assicura loro una corretta crescita dei capelli e uno sviluppo assolutamente normale del sistema nervoso.
Da ultimo, è interessante sapere che il the di Rooibos può essere usato efficacemente (sotto forma di impacchi fatti con l'infuso e una pezzuola di cotone) nella cura delle macchie cutanee causate dall'uso costante del pannolino.
- rimedio post-sbornia. Ovviamente non consigliamo l'assunzione di bevande alcooliche; se però vi capitasse di alzare un po' troppo il gomito, sappiate che il the di Rooibos contiene - tra l'altro - anche acidi carbossilici isolati, conosciuti per la loro efficace azione nel trattamento dei postumi di una sbornia.
- ed infine è consigliato nella cura delle depressioni, effettua un'influenza rilassante sull'organismo, è antiallergico e previene il rischio del cancro.
Anche nelle applicazioni cosmetiche è ormai un prodotto frequentemente usato e ben conosciuto.
Il tè Rooibos è buono caldo o freddo, è possibile gustarlo aggiungendo dello zucchero o del latte, è utilizzabile come ingrediente principale nelle dissetanti bevande estive.
Preparazione:
1 cucchiaio raso (8-10 gr.) per 1 litro d'acqua oppure 1 cucchiaio da tè raso per tazza, aggiungere dell'acqua calda bollente, lasciare in infusione per 5 min. A vostra scelta potete aggiungere zucchero, limone, latte o rum.
IL TE' BIANCO
Il tè bianco deriva dalla prima fogliolina all'apice del fusto del tè, i germogli vengono raccolti prima che si schiudano; la sua denominazione indica semplicemente il superiore prestigio rispetto agli altri.
Il solo germoglio apicale viene raccolto solo due giorni l'anno e due volte all'anno, all'inizio di aprile e di settembre, raccolta sospesa se tira vento o piove.
Il risultato è costituito da foglie che assumono un caratteristico colore argenteo e danno un tè chiaro e delicato.
Viene prodotto in quantità minime e solo una parte raggiunge l'Europa, raggiungendo spesso prezzi proibitivi (anche 500 euro al chilo). Alcuni studi ancora in fase sperimentale hanno confermato la sua capacità di bloccare il deterioramento del DNA e la sua propensione a sviluppare e rafforzare il sistema immunitario.
Sembra aiuti a prevenire la carie, proteggendo da virus e batteri.
Contiene 230 componenti chimici fra i quali spiccano caffeina, detta teina, teofilina, teobromina, adenina, tannini o polifenoli, quercitina, vitamina H e vitamina K, vitamine del gruppo B, calcio, ferro, fluoro ed è privo di valore calorico.
La teofillina e la teobromina sono dei vasodilatatori e diuretici naturali tuttora utilizzati dalla farmacologia, i tannini possono ridurre l'assorbimento intestinale del ferro (nei casi di introduzione di grosse quantità di tè) e danno la sensazione di bocca asciutta e l'effetto astringente sull'intestino, sensazione dovuta al fatto che i tannini provocano una diminuzione dell'acqua contenuta nei tessuti (soprattutto quelli della mucosa della bocca e dell'intestino), la quercitina appartenente alla famiglia dei flavoniodi ha ottime proprietà antiossidanti.
Il tè non è adatto ai bimbi piccoli, a coloro che soffrono di gastriti ipersecretive e di ulcera duodenale poiché esercita un discreto stimolo sulla secrezione gastrica, a tutti gli altri... buona degustazione.
(dal web)