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Triwend Manuela
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Come possiamo fare a casa per raccogliere e differenziare in maniera corretta i nostri rifiuti al fine di contribuire alla salute della nostra terra, per noi e per chi verrà dopo?
In effetti occorre soltanto buona volontà da parte di tutti e una corretta informazione e formazione (nel caso dei bambini), infatti, secondo il mio modesto parere, è bene educare in tal senso i nostri bambini, il resto verrà da se.
Per questo motivo ho pensato di raccogliere quante più informazioni possibili, sia in rete che sul cartaceo, e condividerle quì mettendole a disposizione di chiunque voglia farne buon uso....
Quindi a tutti.... buona differenziazione!
Ma partiamo da un punto cruciale....
Perchè differenziare i rifiuti?
Questo è il simbolo del riciclo.
La nostra Terra è più piccola di quanto possiamo pensare, ogni nazione, ogni popolo, ogni persona deve porsi coscientemente un limite allo spreco delle risorse e all'inquinamento
Per ciò, per prima cosa dobbiamo cercare tutti di produrre una minore quantità di rifiuti. Poi dobbiamo cercare di separare al meglio quelli che produciamo,<u> per limitare la crescita delle enormi discariche e recuperare le materie prime di cui si compongono.
Le operazioni di riciclo sono costose e possono dare buoni frutti, e limitare l'impatto ecologico dei rifiuti, <u>solo se tutti noi ci sforziamo di separare correttamente i nostri rifiuti</u> evitando che finiscano per alimentare le discariche. Ogni anno milioni di tonnellate di rifiuti riempiono le discariche del mondo, ed ogni anno se ne aprono di nuove, inquinando per sempre migliaia di ettari della nostra terra.
I rifiuti ben differenziati possono invece essere avviati agli impianti di trattamento che permettono di recuperare molti materiali, col duplice vantaggio di non immettere sostanze inquinanti nell'ambiente e risparmiare materie prime (legno, minerali, petrolio) sempre più rare e costose.
Di cosa abbiamo bisogno per eseguire una buona raccolta differenziata?
Innanzi tutto ci servono dei contenitori sempre a portata di mano, poi, il comune della propria città provvederà a fornire i sacchetti adatti che verranno vuotati negli appositi contenitori di raccolta vicini alla propria abitazione.
Ma cosa andiamo a differenziare? Quali sono le tipologie di rifiuti e come vanno separate?
Partiamo dalla
I rifiuti in plastica non sono tutti uguali; ogni giorno veniamo a contatto con moltissime qualità di plastica (ne esistono infatti tantissimi tipi). Ecco uno dei modi per riconoscerle.
I principali rifiuti in plastica sono imballaggi. Prima di buttarli, sarebbe meglio sciacquare e pressare i flaconi (bottiglie di latte, d’acqua, contenitori dei detersivi) per diminuire il volume dei rifiuti che, solo per la plastica, costituisce il 40% del totale.
Controllare le etichette poste sugli imballaggi: se sono in plastica, lasciarle attaccate ai flaconi o agli altri contenitori; se sono di carta, sarebbe meglio separarle e gettarle con il resto della carta.
Raccogliere le sportine degli agrumi, di altri ortaggi o frutti insieme ai rifiuti di plastica.
Raccogliere con la plastica anche il vasetto dello yogurt, dopo averlo sciacquato e separato dal suo coperchio di alluminio (da raccogliere con l’alluminio).
Mettere nel sacco della raccolta della plastica anche i blister delle uova (solo quelli in plastica e non in cartone).
Raccogliere con la plastica anche gli imballaggi della pasta che non siano di cartone o di tela.
Differenziare con la plastica anche i sacchetti o le sporte in plastica.
Raccogliere nella plastica i tappi di plastica delle bottiglie e dei flaconi.
Cosa non raccogliere nella plastica
Non possono confluire nella raccolta della plastica alcuni materiali che sono comunque riciclabili, ma che per questioni burocratiche non è possibile differenziare.
Non raccogliere nella plastica i bicchieri o le posate di plastica che, pur essendo dello stesso materiale del vasetto di yogurt, non possono essere messi nel sacco della plastica perché non sono imballaggi. Raccoglierli quindi tra i rifiuti indifferenziati (sacco nero).
RICORDIAMO INVECE CHE LE STOVIGLIE IN MATERBI (biopolimero derivante dall’amido vegetale, completamente biodegradabile e compostabile secondo norma EN13432) E' TOTALMENTE RICICLABILE E QUINDI PUO' ESSERE GETTATO NELLO STESSO BIDONE DELLA PLASTICA DA IMBALLAGGIO.
Non raccogliere nella plastica pennarelli, squadrette, alcuni giochi (come il frisbee o le palle).
Non raccogliere nella plastica gli imballaggi poliaccoppiati, cioè quelli composti da più elementi (per esempio le buste di plastica e alluminio).
Il polistirolo è riciclabile, ma non sempre è differenziabile. Controllare le norme che regolano la raccolta differenziata nel proprio Comune per sapere se si può mettere nel sacco della plastica (a patto comunque che sia un imballaggio).
Carta
Le riviste possono avere una copertina in carta come l’interno, oppure plastificata. Per riconoscere il tipo di materiale, praticare uno strappo: se la carta si lacera facilmente, si può gettare nel cestino del riciclo; in caso contrario significa che è avvolta da una pellicola di plastica. Bisognerà allora rimuovere la copertina e raccoglierla con i rifiuti indifferenziati, mentre la rivista potrà essere gettata nell’ecocestino in cartone.
Gli imballaggi (scatole della pasta o del riso, del dentifricio, il cestino in cartone delle uova) potranno essere ripiegati per occupare meno posto prima di essere riposti nell’ecocestino.
Alcuni imballaggi potranno suscitare dubbi perché non si è sicuri del materiale utilizzato: controllare se riportano il marchio Comieco (Consorzio Nazionale Recupero e Riciclo degli Imballaggi a base Cellulosica) per stabilire in quale sacchetto dei rifiuti devono essere gettati.
Il cartone della pizza da asporto è riciclabile in diversi modi. Quando è poco sporco si può ripulire la parte unta con un panno carta – che verrà poi gettato nell’umido – prima di introdurlo nell’ecocestino; se l’area dovesse essere molto sporca e impregnata, si può ritagliare e gettare nell’umido, separando così la parte più pulita che finirà nell’ecocestino.
Ricordarsi che l’anima della carta igienica o del panno carta va messa nell’ecocestino.
La carta vetro, la carta di caramella, gli scontrini in carta chimica, la carta carbone non sono tipi di carta da riciclo e vanno quindi gettati fra i rifiuti indifferenziati.
Le buste commerciali con la finestra in plastica vanno separate: la parte di pura plastica verrà riposta nell’ecocestino, la parte plastificata nella spazzatura indifferenziata.
Per i contenitori delle bevande (latte, succhi di frutta...) controllare il marchio riportato: se vi è la scritta CA significa che si tratta di carta e può essere riciclata; se hanno il marchio del Tetra Pack, è possibile, in base alle norme vigenti nel Comune di residenza, che non possano confluire nell’ecocestino. Controllare quindi le regole di differenziazione dei rifiuti del proprio Comune. Se presentano un tappo in plastica, bisogna rimuoverlo e gettarlo nel contenitore della plastica.
Gli involucri che riportano il simbolo C/... sono dei poliaccoppiati e come tali non vanno inseriti nell’ecocestino ma fra gli indifferenziati.
Cosa raccogliere nel vetro
Le bottiglie di vetro sono considerate imballaggio e rappresentano la maggior fonte di rifiuti di questo tipo. Prima di gettarle, è bene eliminare tutto ciò che non è vetro: come i tappi (di sughero o di plastica per le bottiglie di olio, vino e liquori o di metallo per le bottigliette dei succhi di frutta o i barattoli delle conserve), le capsule in plastica che ne fasciano il collo e le etichette di carta.
Si consiglia di sciacquare le bottiglie prima di gettarle, soprattutto se si tratta di vetro cauzionato, ossia “vuoto a rendere”.
Riporre gli elementi non di vetro negli appositi contenitori (i tappi di plastica nella plastica, quelli di metallo nel metallo e le etichette di carta nella carta).
Riservare anche ai vasetti di conserve (marmellata, miele, salse di ogni tipo, ...) lo stesso trattamento delle bottiglie: togliere gli elementi non di vetro riponendoli negli appositi contenitori per la differenziata e sciacquare i vasetti per eliminare eventuali residui alimentari.
I bicchieri di vetro possono essere raccolti insieme al vetro.
Cosa non raccogliere nel vetro
Riporre le stoviglie in ceramica o porcellana (tazze, piatti, ...) nei rifiuti indifferenziati.
Non raccogliere nel vetro tutti i prodotti resistenti al calore: il vetro, infatti, per essere riciclato, viene fuso e quindi immesso in stampi per creare altri oggetti. Appartengono a questa categoria i prodotti che sembrano vetro ma non lo sono (per esempio le lampadine a incandescenza, poiché il filamento interno è resistente al calore) oltre che pirofile e contenitori creati per resistere al calore, come per esempio quelli per il forno o il microonde.
Controllare sempre le disposizioni del proprio Comune per svolgere la raccolta nel modo più corretto.
Cosa considerare ALLUMINIO
Lattine per bevande (le sigle ALU o AL identificano l'oggetto come costituito da alluminio).
Alcuni imballaggi come il flacone della schiuma da barba o della lacca per capelli (se contrassegnati dagli appositi simboli).
Alcuni prodotti per la casa come forme per budini, fogli di carta stagnola, vaschette per alimenti.
Chiusure di vasetti di yogurt o formaggi freschi.
Cosa considerare acciaio
Imballaggi di vario genere (la sigla ACC identifica l'oggetto come costituito da acciaio).
Latte di prodotti in scatola e conserve (pelati, fagioli, piselli). Non sempre è presente una sigla sull'etichetta, ma in alcuni casi si trova il simbolo della calamita.
Raccogliere insieme ad alluminio e acciaio anche i tappi dei barattoli in vetro, i tollini delle bottiglie e altri oggetti in ferro come per esempio il tergicristallo.
Rifiuto organico o umido
Gli scarti di cucina o del giardino vengono definiti scarti umidi (più comunemente "umido") o rifiuti organici. Tutti i rifiuti organici sono biodegradabili e vengono utilizzati per la produzione di compost.
Spezzare i rifiuti organici molto umidi e voluminosi (come per esempio la scorza di anguria) per favorire l'evaporazione dell'acqua in eccesso e contemporaneamente occupare meno spazio nel sacchetto.
Con della carta da cucina, assorbire l'olio di frittura e buttare questo rifiuto nell'organico: si eviterà così l'inquinamento da olio del sistema fognario.
Cosa raccogliere nell'umido
Tutti gli avanzi di cibo (carne, pesce, frutta, verdura, ...).
Le bustine usate di tisane, tè, camomilla.
I fondi del caffè.
La carta da cucina imbevuta di olio per friggere.
Gli scarti del giardinaggio (foglie secche, fiori appassiti, ...).
Oggetti in materiale biodegradabile (posate, bicchieri, tovaglioli, ...).
Cosa non raccogliere nell'umido
Tutto ciò che non è biodegradabile.
Oggetti con un tempo elevato di biodegradabilità (per esempio i turaccioli di sughero impiegano troppo tempo a deteriorarsi e non possono essere utilizzati per la produzione di compost).
E per ultimo ma non in ordine di importanza irifiuti speciali
È importante raccogliere correttamente i rifiuti pericolosi, accertandosi che non vadano né in discarica né all'inceneritore. Questa categoria di rifiuti, infatti, contiene sostanze pericolose per l'ambiente e nocive per l'uomo che, se non smaltite correttamente, possono provocare gravi danni.
Batterie
Raccogliere le pile usate, di qualsiasi tipo esse siano, in uno specifico contenitore casalingo e svuotarlo periodicamente negli appositi contenitori per la raccolta delle pile.
I contenitori sono collocati diversamente in base alle zone (tabaccai, supermercati, elettricisti,...): verificare quindi la loro dislocazione nel proprio territorio.
Farmaci scaduti
Separare i farmaci scaduti dai propri imballaggi.
Differenziare gli eventuali imballaggi esterni secondo la categoria (carta, plastica, alluminio).
Raccogliere il farmaco e l'imballaggio che lo contiene (tubetto, vasetto, blister...) in uno specifico contenitore casalingo e svuotarlo periodicamente negli appositi contenitori per la raccolta dei farmaci, presenti in tutte le farmacie.
Rifiuti infiammabili o nocivi
Per capire se un rifiuto è pericoloso, orientarsi leggendo le etichette.
Un apposito simbolo con una fiamma segnalerà se si tratta di materiale infiammabile: in questo caso tenere il contenitore, di qualsiasi materiale sia (acciaio, alluminio), separato dagli altri e portarlo all'apposito centro comunale di smaltimento.
Il simbolo con la croce di S. Andrea indica invece che il rifiuto è irritante o nocivo: il contenitore va di norma tenuto separato dagli altri e portato all'apposito centro comunale di smaltimento.
Nel caso di imballaggi in plastica come quelli della candeggina, che possono essere sottoposti a bonifica, sciacquare abbondantemente il contenitore (facendo attenzione a riutilizzare l'acqua di risciacquo per gli scopi preposti) e poi raccoglierlo insieme alla plastica.
Toner e cartucce
Per toner e cartucce esauriti, chiedere informazioni al rivenditore di fiducia se sul territorio esistono delle raccolte differenziate specifiche per questo tipo di rifiuti. Spesso infatti è il rivenditore stesso che si occupa dello smaltimento.
Rivolgersi ugualmente ai rivenditori anche per le macchine fotografiche usa e getta, i CD e altri rifiuti speciali.
Oli esausti
Gli oli minerali, come quelli per auto, andrebbero sostituiti direttamente presso le strutture specializzate (carrozzerie, benzinai,...). Nel caso in cui il cambio venga effettuato nel proprio garage, raccogliere l'olio esausto in una tanica e portarlo nei luoghi preposti allo smaltimento (oltre alle carrozzerie e ai benzinai è possibile smaltirlo anche presso il centro di raccolta del proprio Comune).
RICORDIAMO CHE I MEZZI ELETTRICI NON HANNO BISOGNO DI CAMBIO OLIO E QUINDI PERMETTONO DI PREVENIRE IL PROBLEMA. RACCOMANDIAMO PERTANTO L'AUTO ELETTRICA BIRO' E LO SCOOTER ELETTRICO
Per gli oli vegetali, come quelli utilizzati in cucina: se la quantità è minima, asciugarli con carta assorbente (da buttare nell'umido); se le quantità sono maggiori, raccoglierli in un contenitore (per esempio una bottiglia di plastica) e portarli al centro comunale di raccolta.
Per smaltire rifiuti ingombranti,
come ad esempio gli elettrodomestici, è responsabilità dei comuni provvedere alla costituzione di luoghi di raccolta dove il cittadino porterà tutti gli elettrodomestici non sostituiti da eliminare. Per gli apparecchi più grandI, esiste la possibilità di chiamare i servizi di smaltimento rifiuti affinche si prendano carico dell'elettrodomestico ingombrante. La società che raccoglie i rifiuti della città è attrezzata per farlo, quindi bisogna contattarla e prendere un appuntamento per il ritiro dell’apparecchio. Se questo non fosse possibile, cercare la discarica comunale più vicina a casa e portare lì l'elettrodomestico.
ALCUNE CURIOSITA'
Con 500 lattine si costruisce una bicicletta, con 15 bottiglie di plastica si fa un maglione, con 13 scatolette in acciaio si fabbrica una pentola, 9 scatoloni su dieci sono prodotti con cartone riciclato, il 60% delle bottiglie è di vetro riciclato, dalle buste di plastica si possono fare vestiti da Sposa o costumi da Bagno, tritando i bicchierini del caffè, nascono le matite. Dillo ai tuoi familiari ed amici rimarranno sorpresi.
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